Gli artisti naif ci insegnano a guardare le cose che ci circondano con gli occhi di un fanciullo

e  a percepire nella loro "poetica" e talvolta "magica" semplicità

 

" L'artista Naif non conosce la categoria del negativo

mitico o drammatico, idilliaco o epico, narrativo o lirico,

l'artista Naif non abbandona mai il terreno

di un'affermazione poetica della sua visione "

HOME     PRESENTAZIONE    ARTISTI     I NAIF A CANNETO   ARTICOLI   EVENTI    CONTATTI


 

I Naif del Po

di Angelo Bertoni – scultore

 

 Dopo tanti anni di silenzio, il gruppo Naifs del Po mi ha ripescato dalle acque del fiume, uno dei pochi superstiti viventi che facevano parte della giuria del Premio Naif di Luzzara.  

Che dire……sotto la cenere c’è sempre una piccola brace che arde, chen spinge questi pittori a non demordere nell’ambito di questa forma d’arte? Penso siano l’amore e la passione a spingerli!

Anche se è sempre stata considerata un’arte minore, loro, gli artisti Naifs, provano le stesse sensazioni di qualsiasi altro artista. E, la loro forma d’arte è quella, il loro mondo è quello; nella vita non vi sono limiti per l’espressione. Molto si è parlato dell’ingenuità e della veridicità o autenticità di questi naifs: mi tornano alla mente le accese discussioni fatte dalla giuria naive di Luzzara durante le selezioni. Molte voci autorevoli vi intervenivano, per citarne una, Raffaele De Grada, il quale sosteneva che “ la pittura non ha regole ed è solo l’artista con la sua visione che si pone dei limiti”. Come dargli torto? Ognuno sente e vede secondo la propria personalità; anche in mezzo a loro ci sono delle differenze sostanziali di interpretazione, pur mantenendo quello stile che li distingue dalla pittura chiamata classica o accademica. L’interesse della maggior parte di loro è rivolto al mondo contadino, alle sue tradizioni. E più al passato che al presente. Basti osservare un loro quadro e ti sembra di entrare in un mondo di fiaba: la minuziosa descrizione dei particolari, le abitazioni con i caratteristici portici, con il fieno e le stalle, con le vacche confinate negli spazi lerci. Le aie selciate di mattoni fatiscenti, con le distese del granoturco al sole e le immancabili galline sparse qua e là per riempire la composizione pittorica. L’uomo è al primo posto, sempre vestito con abiti smessi in un mondo lavorativo e festaiolo; quelle rappresentate sono le tipiche giornate dei contadini, completate alla sera da musica e feste. I Naifs non seguono regole tecniche e compositive, non si pongono il problema dei volumi o della prospettiva, tutto è lasciato alla spontaneità. E, per i più, I Naifs non seguono regole tecniche e compositive, non si pongono il problema dei volumi o della prospettiva, tutto è lasciato alla spontaneità, un’ immaginario effervescente dove ognuno dipinge quello che si sente.  E d’altronde gli uomini non sono tutti uguali. E i bambini ce lo insegnano, i loro disegni hanno sempre avuto un grande significato grafologico ed espressivo fuori dagli schemi. Solo alcuni tra i pittori Naifs affrontano tematiche più complesse e non rappresentano la semplice figurina, ma affrontano una scalata di valori che si allontana dalla forma che simo abituati a vedere. In alcuni casi specifici la prevalenza non è più il colore ma il disegno, eseguito con intenti precisi dal punto di vista analitico. In questo caso si parla di disegno e di pathos, una visione diversa dal naif classico. Se si considera poi “l’arte naive” in generale, c’è un distinguo da fare: gli artisti stranieri sono più impegnati o rivolti a temi sociali, vuoi anche politici. Ricordo un quadro di Marinka Dallos,  una rappresentazione di un funerale: tutte le persone in processione con gli ombrelli aperti, visti dall’alto. La composizione trasmetteva un senso di poetica tristezza. Altri artisti mettono in evidenza le sagre paesane, con banchetti sulle piazze, o viceversa le manifestazioni politiche con lo sventolare delle bandiere: un folklore diverso dai naifs locali. Invece, nelle opere dei naifs provenienti dalle zone montane, la tematica è prevalentemente di carattere religioso: un Sartori per esempio, osava fare le crocifissioni con i contadini ai piedi della croce visti dall’alto. Ci sono anche quelli che affrontano la scultura, la forma tridimensionale: qui subentrano le eterne discussioni a proposito dei paletti che gli artisti Naifs non dovrebbero superare! Personalmente la penso come De Grada: puoi tu limitare la libertà di espressione di un individuo?  

Infine vorrei omaggiare con un ricordo la Rassegna di Arti Naives di Luzzara, da cui tutto il movimento italiano ha preso il suo sviluppo: ideata da Cesare Zavattini in accordo con l’amministrazione comunale e ospite di un cenacolo di critici di grande importanza. Molte iniziative positive sono da qui scaturite e si sono avvicendate negli anni d’oro del Premio. Le manifestazioni che seguivano durante le inaugurazioni, la medaglia da me coniata con il ritratto di Cesare Zavattini, consegnata nelle varie occasioni e tanto altro ancora. La rassegna Naive aveva creato a Luzzara un fermento insolito per un paese dove eventi di di questo genere erano molto diradati nel tempo, come del resto in molte zone della Bassa. Il paese era diventato il centro e il punto di riferimento di questo movimento; il pensiero di Zavattini aveva preso vita, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Anche se il mio pensiero può essere opinabile, penso ai vantaggi che tale manifestazione a livello nazionale ha portato al paese di Luzzara. Ancora oggi mi chiedo quale sia stato il motivo del suo adombramento. E ora il paese vive solo del ricordo. L’Araba Fenice risorgerà ancora dalle sue ceneri?

 Codisotto di Luzzara, 4 luglio 2019

 

 

Angelo Bertoni, I Naifs del Po” in “I Naif del Po”, Comune di Gualtieri – Assessorato alla Cultura e Associazione Artistica Tricolore, Gualtieri 2019

 

 

Con il contributo di:

R&BAssociati Agenzia di Pubblicità - Guastalla

Albergo Ligabue - Gualtieri

Bar Teatro Gualtieri

Forno Gonda - Guastalla e Gualtieri

Ofelia Pellicce, piumini, pelle - Gualtieri,

Magazzino Al Rusticone - Gualtieri,

Macelleria Rossi - Cadelbosco di Sopra

Nordica Extraflame riscalda la vita

Donelli Avvolgibili

Ottica Barili - Campagnola Emilia

F.lli B. System - Cadelbosco di Sopra

Castel Bakerj Pane e Dolci - Castelnovo Sotto

Ristorante Impronte di Luca - Gualtieri

Zeta Sport - Castelnovo Sotto

Salumeria - Gsstronomia Ruspaggiani e Donelli

Edil - Emme - Casoni di Luzzara

Naturasi - Reggio Emilia

Az.Agr. Maggi Francesco - Canneto Pavese

Parrucchieri First Cut - Novellara

 

   
Home

Elena Martini
Presentazione

Franco Mora
Artisti

Carlo Moretti
Gianni Bagni

Antonio Motta
Brenno Benatti

Gianni Pontiroli
Fausto Bianchini

Natale Rovesti
Bruno Biazzi

Gianni Verona
Luigi Camellini

Articoli
Paolo Camellini

Eventi
Manola De Gobbi

Gallery
Dino Fiorini

Contatti
Paolo Incerti

postmaster@naifdelpo.it
Luciano Lipreri